Catherine Kousmine (1904-1992), di origine Russa e naturalizzata Svizzera, si laurea alla Facoltà di Medicina di Losanna nel 1928, specializzandosi in seguito in pediatria.
In un’epoca in cui “fare scienza” era ancora “cosa da uomini” unisce il rigore scientifico e matematico all’intuizione, capendo che non bastava sapere ciò che era contenuto nei libri per aiutare i malati. La dott.ssa Kousmine comprende che non poteva avere risultati duraturi nel trattamento delle malattie senza rivitalizzare l’organismo con mezzi diversi, ridonandogli la capacità di guarigione. Capisce rapidamente che gran parte dei malati cronici sono la conseguenza diretta di un’alimentazione povera di nutrienti. Un’alimentazione viva (ricca di minerali e vitamine) e l’igiene intestinale diventano il punto di partenza per il miglioramento di molte patologie croniche sfidando i protocolli sanitari dell’epoca.
Personalità fuori del comune, Catherine Kousmine si è costantemente scontrata con l’opposizione dei suoi colleghi che la consideravano un personaggio stravagante, ma il suo messaggio di diventare responsabili di se stessi intuendo ciò che naturalmente nuoce alla nostra salute è alla base di un metodo che, visto folle allora, ha aiutato negli anni a migliorare il benessere di tante persone (vedi il Libro La dieta del Metodo Kousmine – Sergio Chiesa – Tecniche Nuove).
“…Sarebbe utile mettersi in moto per trovare dei cammini diversi” – Catherine Kousmine.
La doppia attività professionale della dott.ssa Kousmine, come ricercatrice in laboratorio e come medico in contatto con i malati, le ha permesso di elaborare con tenacia le linee di un metodo in cui l’alimentazione e la cura dell’intestino vengono impiegati come terapia per ristabilire un sano equilibrio dell’organismo. Ma è stato il sui intuito a farle capire che la medicina del tempo era limitata nelle soluzioni proposte. E l’intuito si lega spesso al mondo femminile…
L’intuito indica la capacità di avvertire, comprendere e valutare con immediatezza un fatto e una situazione e l’importanza di questa capacità è stata di recente confermata da un importante neuroscienziato tedesco: Gerd Gigerebzer, che ha affermato che “se non fosse per l’intuito dovremmo riflettere così a lungo che finiremmo per non fare nient’altro”.Secondo Gigerebzer “l’intuito ci permette di decidere più in fretta e in modo più efficace. L’intuito tradisce poche volte perché è strettamente collegato alla capacità di ascoltare la propria voce interiore… L’intuito può essere una salvezza laddove dobbiamo affrontare delle scelte importanti e non possiamo basarci sulla razionalità evidente”.
E voi sapete usare il vostro intuito per fare cambiamenti o scelte importanti? Perchè è stato questo intuito a rendere grandi tante donne.
“Ho ottimi rapporti con le giovani che lavorano con me, perché sentono che posso aggiungere qualcosa che manca alla loro formazione: l’intuito”.
Rita Levi Montalcini
Lara